Onorevoli Colleghi! - Quella delle istituzioni, dei centri, delle associazioni e delle fondazioni culturali che svolgono la loro attività nell'ambito della cultura prodotta da donne è una realtà in straordinaria crescita.
      Come è noto, queste istituzioni, centri, associazioni e fondazioni culturali stanno da tempo riportando alla luce una parte consistente, ancorché poco conosciuta, della produzione culturale del nostro Paese e non solo.
      La nostra Costituzione stabilisce, tra i suoi princìpi fondamentali, il rispetto della diversità e quindi la massima partecipazione alla vita culturale e sociale della pluralità dei soggetti, e di conseguenza la messa in valore dei temi e dei linguaggi più eterogenei. Non si può più, quindi, non tenere conto del tema delle differenze di genere e di come tale opzione debba comportare politiche pubbliche attive di finanziamento in grado di valorizzare il più possibile i diversi ambiti culturali, tra i quali quello specifico delle donne.
      La programmazione dei finanziamenti per le attività culturali è stata, fino a prova contraria, il metodo più efficace per ottimizzare interventi finanziari e di sostegno pubblici, specie in questa fase di contrazione delle spese per la cultura.

 

Pag. 2


      Tuttavia, fino ad oggi, il finanziamento e il sostegno di iniziative, centri, associazioni e fondazioni e istituzioni culturali che valorizzino il mondo culturale delle donne non sono rientrati nei canali ordinari e hanno trovato, piuttosto, sporadiche espressioni in interventi una tantum originati da azioni dei singoli Dicasteri (segnaliamo, tra gli altri, l'iniziativa «Novecento Donna» organizzata nel 2000).
      La mancanza di un ufficiale riconoscimento delle politiche culturali femminili (riconoscimento auspicato peraltro anche a livello comunitario) e la conseguente posizione residuale che è stata loro riservata hanno escluso i centri, le associazioni, le istituzioni, le fondazioni che si occupano di cultura e storia delle donne dalle grandi reti di finanziamento e quindi anche dai maggiori circuiti di diffusione e di valorizzazione culturale.
      È diventato dunque urgente e indifferibile predisporre un insieme di strumenti in grado di valorizzare le esperienze singole e di reti di centri, associazioni e fondazioni e istituire quindi, nel contesto dei finanziamenti per le attività culturali, appositi strumenti finalizzati al durevole finanziamento, da parte dello Stato, delle regioni e degli enti locali, di associazioni, fondazioni, istituzioni culturali o iniziative dedicate alla storia e alla produzione culturale delle donne.
 

Pag. 3